che giorno è oggi in Giappone

Setsubun o "della primavera che è domani"

Il menù di stasera è variegato, abbraccia due continenti. D’andata e di ritorno. C’è il riso, il “white stew” che dalla Francia è divenuto ormai un piatto di cucina casalinga giapponese, le melanzane allo yuzu e shiso, lo zuccotto di melanzane siciliano e l’ehōmaki (恵方巻) acquistato stasera in un negozietto dentro alla stazione.

Quest’ultimo, in particolare, determina il giorno che è oggi e profuma dell’idea di primavera. Il 3 febbraio, infatti, qui in Giappone è il giorno denominato Setsubun「節分」ovvero quello che, sul calendario, precede l’inizio della primavera.
Ed è così ogni anno e non serve ripetere che il tempo non lo suggerisce, che siamo ancora in pieno inverno, che fa freddo e che la primavera è ancora lontana da venire. Non conta. Le tradizioni vanno rispettate ed apprezzate con quella nostalgia delle cose belle che si vuole mantenere ancora nel presente.

E allora si mangia questo grosso maki nella direzione propizia che suggerisce il calendario. Nord, sud, est, ovest? Quest’anno è 「北北西」 ovvero nord, nord-ovest. Ed è bello immaginare migliaia di persone che afferrano l’ehōmaki e lo mangiano a morsi guardando verso un particolare angolo della casa, magari verso la finestra, il bagno, la tv, il muro etc.
E va mangiato tutto, in religioso silenzio, pregando che il proprio desiderio s’avveri.

E mentre nell’aria le uova al tè riempiono del loro profumo speziato la cucina e la nostra piccola casa che la contiene, giro il riso che si è appena cotto.

「鬼は外!福は内!」”oni wa soto! fuku wa uchi!”
“Fuori i demoni! Dentro la fortuna!”

Così, in questi giorni, tanti bimbi hanno gridato tutti eccitati lanciando i fagioli contro un padre, una madre, un parente, un insegnante o un amico che si è calato sul viso la coloratissima maschera da demone per inscenare il rito. Una tradizione che, in diverse forme, sussiste dal lontano periodo Heian.

*In foto l’ehōmaki che ho scelto per la nostra famiglia e un’immagine deliziosa che riproduce il rito dei fagioli a cura della pagina www.wanpug.com

Il giorno della prevenzione e del volontariato

Oggi, in Giappone, è il “giorno della prevenzione contro i disastri e del movimento dei volontari”. 「防災とボランティアの日」

Questa giornata è legata al doloroso anniversario che ricorda il tremendo terremoto 阪神・淡路大震災 in cui persero la vita piu’ di 6000 persone.

Il 17 gennaio del 1995 alle 5.46 avvenne, infatti, il terribile terremoto conosciuto in italiano come “il grande terremoto di Kobe”.
In quell’occasione la tarda risposta del governo e delle istituzioni fu grandemente criticata mentre l’attività di volontariato di cui furono protagonisti soprattutto gli studenti fu assai efficace.

Da allora il volontariato ricevette una spinta propulsiva nella sua diffusione e nella presa di coscienza della sua fondamentale importanza tanto che il 1995 è stato nominato 「日本のボランティア元年」ovvero “anno in cui prese il via il volontariato giapponese”.

Un giorno dedicato alla memoria e alla speranza.
Un giorno in cui il Giappone ricorda e in cui guarda anche avanti.

Fonti fotografiche: http://www.bo-sai.co.jp/sub6.html e http://mr-coo.com/warai/zatubun/2005/1-17.html

Il giorno di Taro e Jiro ♥

Oggi in Giappone è il giorno che ricorda “Taro e Jiro”.
「タロとジロの日」

Taro e Jiro erano due cani di razza husky, fratelli tra loro, che avevano partecipato alla prima spedizione giapponese in Antartide. All’insorgere di un grave problema con la nave che rimase incastrata nei ghiacci, i ricercatori furono costretti a ripartire abbandonando i cani alla base. Fu loro possibile far ritorno sul luogo in elicottero solo un anno più tardi, esattamente il 14 gennaio del 1959 (34°anno dell’era Showa).
Dei 22 cani che avevano partecipato all’impresa, miracolosamente, due erano sopravvissuti. Taro e Jiro.

Questo giorno è pertanto chiamato non soltanto “il giorno di Taro e Jiro” ma anche “il giorno dell’amore, della speranza e del coraggio”「愛と希望と勇気の日」.

Trovate a questo indirizzo un breve filmato elaborato da RAI SCUOLA sulla storia che li riguarda. E’ l’unico che io abbia reperito in lingua italiana.

*Fonte fotografica reperibile qui.

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Ascoltare la cultura giapponese ♬♫

Nel giorno del 「成人の日」 ovvero dell’avvento della Maggiore Eta’ – che in Giappone si raggiunge a vent’anni – ricorrenza che vede le giovani donne vestirsi in kimono particolarmente vistosi e dai colori sgargianti(振袖 furisode) e zori (草履)- torno a proporvi parte di quell’immenso patrimonio RADIO RAI cui accennavo qualche settimana fa un po’ qui e un po’ sulla pagina facebook. E così, mentre mi scaricavo qualche altro audiolibro gratuito di letteratura italiana e francese, ho scovato dell’altro.

Oggi vi consiglio di scaricare in formato mp3 (file quindi inseribili comodamente nel vostro iPod/dispositivo audio portatile) due cicli di lezioni tenute rispettivamente:

1. dal prof. Giorgio Amitrano sulla letteratura giapponese (link1) e

2. dal prof. Giancarlo Calza su vari aspetti della cultura del Sol Levante (link2).

3. Oltretutto, per chi fosse interessato alla figura di Miyamoto Musashi basta scaricare il primo episodio da “La Storia in Giallo” (link3)

4. e per chi amasse Tanizaki Junichiro e il suo “Il diario di un vecchio pazzo” basta scorrere la pagina dedicata alla trasmissione “Cuore di Tenebra” fino all’episodio n*13 (link4).

Basta spulciare un pochino qui e la’ nel forum e scoverete moltissime altre trasmissioni interessanti. Un po’ di Giappone, quindi, da portarsi dietro magari mentre si sta in fila alla posta, si fanno le pulizie o si viaggia da o verso casa!!!

*In fotografia il volto dell’attore protagonista dell’ultimo film ispirato all’opera madre della letteratura giapponese, il “Genji Monogatari”, e il vetro che riflette un frammento del quartiere di Iidabashi. Una falena, casualmente, si è posata al di là della vetrina accanto al volto del giovane.

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Oggi che giorno è in Giappone? 7/12

Oggi in Giappone è il giorno dell’albero di Natale 「クリスマスツリーの日」

Il 7 dicembre del lontano 1886 (diciannovesimo anno dell’era Meiji) venne addobbato il primo albero di Natale della storia del Giappone nella zona di Yokohama, in onore dei marinai stranieri che lì erano residenti.

Fu invece intorno al 1875 (ottavo anno dell’era Meiji) che si festeggiò per la prima volta la celebrazione natalizia.