Thai Boxe ad Ariake.

Alcune settimane fa, grazie all’invito di un caro amico che aveva a disposizione due biglietti omaggio, sono andata a vedere la Thai Boxe all’Ariake Colosseum.

Ariake 有明 e’ una delle zone “nuove” di Tokyo in cui ho l’impressione che, a meno che non si abbia uno scopo ben preciso, raramente si vada a passeggiare.
E’ piena di palazzoni fitti fitti di appartamenti e di edifici che hanno un che di futuristico.

Mentre ci affrettavamo verso il Colosseum, dove si sarebbero tenuti gli incontri, ha iniziato a cadere la pioggia e il cielo si e’ fatto mano a mano piu’ scuro.

Una volta ad un simile invito avrei risposto:
“no grazie”
“scusa ma mi impressiono”
“a me la violenza non piace”
“la boxe e’ solo darsi pugni” ecc.

Per la stessa ragione per cui ho imparato a guardare con piu’ attenzione e ammirazione i lavori degli altri, questa volta non mi sono tirata indietro.
Ed ho fatto bene.

Perchè ho avvertito tanta passione nelle movenze degli atleti, mentre la musica scorreva in sottofondo e loro continuavano a danzare sul ring.
Ci sono vite dietro ad ogni scelta. Ed uno sport portato ai massimi livelli è una scelta. Un lavoro a tempo pieno. E merita rispetto.
Ed è persino un piacere guardarli. Perchè il dolore ed i calci sono calcolati, e fanno parte del “gioco”.

Le luci di scena che scendono oblique dall’alto.
Un calcio appena assestato.
Uno che è pronto a partire.

Insonne mi rigiro nel letto. Esco dal letto.
Domattina la sveglia è alle sei.
Temo stanchezza. Ma sarà ancora vacanza, questa volta con Ryosuke, con l’8. Con il mio tutto.

Arriviamo Trieste, arriviamo Verona. Milano, Cernobbio!

4 commenti su “Thai Boxe ad Ariake.

  1. EligR@pHix ha detto:

    Sono capitata qui per caso e per curiosità seguendo un link. Trovo il tuo blog molto interessante, il Giappone è un paese che mi ha sempre molto incuriosita, forse a causa di troppi cartoni animati quando ero bambina, chi lo sa … Per quanto riguarda questo post nello specifico, beh, devo dire la verità, faccio fatica a capire l’interesse per la boxe, per me resta uno sport a cui mi posso avvicinare solo con la wii. Ma sono d’accordo sull’idea che comunque solo perché non si condivide una passione per una cosa, non si deve rifiutarne a priori la conoscenza.

  2. rompina ha detto:

    Se per caso passaste da Torino sarei felice di conoscervi 🙂

    Laura

  3. EliSa ha detto:

    E da Mantova non siete passati? Comunque leggerti è sempre un grande piacere, non finirai mai di stupirmi per la tua sensibilità e la poesia che trovi e metti in luce in ogni cosa. Un abbraccio, cara Laura.

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