Sabato scorso, andando verso il Festival della Lettura che si teneva nel quartiere delle librerie di Tokyo, ci siamo persi nelle stradine secondarie che dalla stazione di Ochanomizu portano verso Jimbocho.
Nonostante abbia perso un pochino il lustro di una volta, Ochanomizu è ancora il quartiere per eccellenza dove acquistare strumenti musicali. Basta procedere lungo il viale principale che scende verso Jimbocho per accorgersene.
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E’ pieno di negozi che esibiscono chitarre classiche ed elettriche, violini, bassi etc. al loro ingresso. Ryosuke, appassionato (e un tempo anche studioso) di musica, ha bazzicato spesso per Ochanomizu negli anni dell’università.
E’ stato lui a presentarmi questo delizioso quartiere.
Passeggiando verso la nostra meta abbiamo scoperto un festival universitario (cadono proprio in questo periodo la maggioranza di essi), un piccolo tempio di quartiere, un negozietto di 下駄 (geta) scarpe tradizionali giapponesi incastrato tra due grandi palazzi, uno dei quali decorato da un murales sui toni del blu e straziato dalla luce del mattino (foto n.1).
Sono i colori di Tokyo a stregarmi. I verdi, i blu, i rossi.
E poi uno spiazzo dominato da un grande albero che sorge davanti al piccolo tempietto di cui sopra (lo si nota dalla tipica decorazione che corconda il tronco) e una piccola fila di persone per entrare nel ristorante all’angolo dall’altra parte della strada (foto n.2).
Di nuovo la luce che entra dappertutto, io che scatto qualche foto e Ryosuke che va a leggere le iscrizioni all’ingresso del tempio.
Delle tante fotografie, per oggi, queste due.