Vicino lontano
Tōkyō tutto l’anno
«Tōkyō sembra sempre in costruzione. Da bruco a farfalla, da farfalla a rondine, da rondine a sasso, da sasso a palazzo, da palazzo a bosco, da bosco a… È in uno stato di infanzia perenne, come una bambina che a guardarla non pare diversa, ma poi confrontandola con le fotografie – l’album aperto una domenica sulle ginocchia – emerge strabiliante nella differenza».
“The Phone Box at the Edge of the World” sul Times
Quel che affidiamo al vento (in inglese The Phone Box at the Edge of the World trad.di Lucy Rand) sbarca in UK.
E prima ancora della sua uscita ufficiale (25 giugno) eccolo su The Times ❤
Filtrare… e gioire
Filtrare significa «sottoporre a una rielaborazione interiore»
e nei casi migliori equivale ad aggiungere il sè alla visione di una porzione di mondo, renderla più accessibile non nel senso di eliminarne la complessità (che è buona parte, inalienabile della conoscenza), ma di arricchirla di profondità.
Igor Tuveri è questo secondo me. Maestro in quanto riesce a separare la pula dal grano, a sbucciare il frutto. E il Giappone, distillato nella sua opera, ne esce sempre nuovo, mai tuttavia privato del tempo.
Con questo sentimento di gioia ed orgoglio ho accolto mesi fa la notizia che il mio libro su Tokyo in uscita per Einaudi editore a settembre, sarebbe stato illustrato da lui. La gioia, davvero.
Non vedo l’ora arrivi il giorno ufficiale dell’annuncio~❤
… e più tardi leggere il commento di Igort, e ancora una volta gioire:
Grazie di cuore ❤