Nei giorni dell’inquietudine il segreto è cadere nel cliché

Nei giorni dell’inquietudine il segreto é cadere nel cliché: guardare cose belle, dirsi frasi sagge, parlare di banalità.

E tutto, intinto in un po’ di bellezza, riacquista la gioia che gli spetta.

La primavera giapponese, mai come quest’anno, è stata ricca d’acqua e di ritorni.
L‘acqua è quella piovana, di cui cariche sono le nuvole che vi passano sopra. E i ritorni sono quelli delle cose che dai luoghi del disastro del Tohoku dello scorso anno sono stati rinvenuti sulla West Coast degli Stati Uniti ed ora si preparano ad un viaggio all’inverso.

In Giappone si dice che maggio sia il mese in cui il verde è più bello, più intenso. E benchè sia appena cominciato, forse complici le piogge, la natura sembra brillare e il verde fa male agli occhi tanto spicca sugli altri colori.

La pioggia a Tokyo dona. Lo penso da sempre.

E se ieri in Giappone è stato il “giorno del verde” 「みどりの日」- che inneggia a questa splendida natura bistrattata a cui bisognerebbe dare tanto più retta – oggi è il “giorno dei bambini”  「こどもの日」 e si prega perchè i bimbetti crescano forti ed in salute.
Si mangiano i kashiwa-mochi 柏餅 ricoperti da una foglia di kashiwa (quercia giapponese) la cui caratteristica è quella di non perdere le vecchie foglie finchè non siano usciti nuovi germogli. Ed è tale motivo che rende questa pianta simbolo di continuità e vigore famigliare, dolce perfetto per una festa come quella di oggi.

La Golden Week volge al termine ma il bilancio è al momento pieno di colore. Come le meravigliose carpe, i koinobori, che abbiamo visto oggi alle pendici della Tokyo Tower a Minato-ku, mentre sulla strada sfilavano centinaia di persone tutte prese da una manifestazione contro il nucleare.

E se capiteranno, talvolta, giorni dell’inquietudine farò in modo da cadere nel clichè.

Riguarderò queste foto straripanti di colore, riavvolgerò all’infinito i video girati tra il parco del tempio Zoujou-ji e il quartiere di Toranomon 虎の門, mi ricorderò dei baci di Ryosuke, del braccio che mi cinge sempre senza alcuna vergogna, dei proverbi giapponesi che mi insegna lui ed un libro ricevuto in dono anni fa, sfoglierò il mio inseparabile dizionario dei sinonimi e contrari e nel ricordare parole che non sono più abituata ad utilizzare, sono certa starò meglio.

*In fotografia (1, 4) i cagnetti e i loro padroni al parco di Inokashira, una domenica pomeriggio, (2) Roppongi nella pioggia di giovedì quando con i suoceri siamo andati a vedere il folle film “Thermae Romae” e (3) decine di carpe al vento, tra l’azzurro del cielo in cui si agitavano e le basi scarlatte della Tokyo Tower.

19 commenti su “Nei giorni dell’inquietudine il segreto è cadere nel cliché

  1. francesca ha detto:

    buon maggio….
    francesca

  2. White Blossom✿ ha detto:

    Cara Laura,
    l’inquietudine può arrivare piano piano o puoi sentirla d’improvviso, un giorno, senza un vero motivo. O, magari, è il ‘premio’ per tanta dedizione e impegno con cui, giustamente, si affrontano i doveri. E’ la compagna silenziosa di alcuni giorni, scompare, per poi a volte ritornare senza neanche rendercene conto. Ma, si sa, se non ci fosse l’inquietudine, dove sarebbero i poeti? E le persone più sensibili? E, fammelo dire, anche le più intelligenti?
    Il rimedio è, come dici tu con una punta di amarezza, cadere nel cliché, vivere le cose belle, i bei colori, farsi trasportare dall’altrui allegria – che magari ci può dare anche un po’ fastidio – ma forse il segreto è anche ‘viverla’, l’inquietudine, non ignorarla, rendersi conto che c’è, ma sapere anche che poi se ne andrà, lasciandoci più forti e consapevoli delle cose buone che abbiamo, apprezzandole di più.
    Allora io ti dico, con un sorriso, ‘shigata ga nai’. Di sicuro saprai il significato. Lo diceva un personaggio del film ‘Tokyo monogatari’ di Yasujiro Ozu, ed ora lo ricordo sempre quando c’è bisogno di consolare gli altri… o anche me!
    Un abbraccio da
    Patri

  3. Sephora ha detto:

    I tuoi post sono sempre intinti di una poesia che commuove e abbellisce l’animo. Grazie.

    1. Giappone Mon Amour ha detto:

      Grazie a voi della lettura. Senza lettura non ci sarebbe scrittura (perlomeno quella pubblica).

  4. perlinavichinga ha detto:

    uno degli aspetti che più spiccano di te è la positività, sempre e comunque. complimenti, non è da tutti. bellissime foto!

  5. mosquito62 ha detto:

    Bellissima la foto delle carpe:
    L’ho inserita in Pinterest, ovviamente citando la fonte, spero non ti dispiaccia.
    Se così non fosse, fammelo sapere che la elimino.
    Ciao

    1. Giappone Mon Amour ha detto:

      Mi fa piacere, altroche’! ~o~

  6. DAIJIRO 85 ha detto:

    Non mi era ancora capitato di essere il primo a lasciare un commento. Lo faccio ben volentieri. ^^
    Devo dire che anche secondo me il verde dona a Tokyo; lo ricordo nitidamente giacche la scorsa estate, per quanto, come al solito, torrida, è stata anche piovosa, con scrosci violenti di 20 minuti circa, che nel 2010 non ricordo di aver “vissuto”. Il bagnato per terra e sui muri faceva spiccare i colori delle piante e rifletteva ovunque le illuminazioni delle insegne e dei neon.
    Nel frattempo, sono qui che studio e studio e studio, giacché in autunno si prova a dare il JLPT N3 (il terzo step su 5): è già tosto assai!!! Però, nel frattempo, mi rende orgoglioso di quello che ho imparato, della fatica che ho fatto per potere arrivare a sostenerlo, questo impegnativo esame. Ganbarou!!! 🙂

  7. Giappone Mon Amour ha detto:

    Grazie dei tanti e bei commenti.

    Speriamo davvero che maggio sia un mese bello come annuncia d’essere.

    La positivita’ aiuta. E quando non c’e’ la positivita’ c’e’ il giusto “shikata nai” che e’ la rassegnazione – alle cui spalle pero’ sussiste il “ce l’ho messa tutta”.

    E buono studio! Il giapponese e’ tostissimo ma ricompensa.❤

    1. Paolo ha detto:

      Beh, che posso dire! La devo ringraziare veramente tanto visto che mi fa vedere il Giappone non solo da cartolina! Sa, sono un ragazzo di 17 anni ed è ormai due anni che studio il giapponese (una delle lingue, a mio parere, più intrigante che possa esistere). Non sono mai andato in Giappone però, so di amarlo. Vorrei andare ad abitarci e so già cosa fare della mia vita! (o meglio, i punti fondamentali ci sono!)…E da quando ho scoperto questo blog devo dire che mi sono meravigliato di come lei possa mostrarci dettagliatamente da una ottica italiana, ma allo stesso tempo orientalizzata, un paese così misterioso e affascinante. E poi volevo chiederle, mi scuso se la domanda possa sembrare inopportuna, come è riuscita ad arrivare là, nella terra dei miei sogni (è semplicemente una curiosità, visto che, come le ho accennato sopra, vorrei vivere lì), come è riuscita ad addattarsi così superbamente a questa cultura difficile per noi occidentali.
      Comunque dopo questo papiro di parole la ringrazio ancora molto e la saluto! Arrivederci!

    2. Giappone Mon Amour ha detto:

      Caro Paolo, brevemente:
      – mi sono laureata a 23 anni v/o
      – ho fatto un anno di ricerca presso un’universita’ giapponese
      – sono entrata al master biennale nella stessa
      etc. etc.

      Con il visto da studentessa quindi ^^
      La strada dello studio, pertanto, e’ la migliore!

      Per il resto credo di aver conosciuto le persone giuste al momento giusto e questo mi ha aiutato nel lungo percorso di integrazione.

      Un abbraccio, L.

  8. Rika ha detto:

    Ciao! Grazie per essere passata da me! ^^
    Il tuo blog mi piace tanto, è molto interessante!
    Inoltro è sempre bello poter vedere il Giappone visto dagli occhi di qualcuno che non è nato li’.
    Ora mi leggo tutti i vecchi post! ^^

  9. Bellissimo bellissimo bellissimo blog.
    che foto poi….
    è un vero piacere conoscerti
    elena

    Ti seguo via google friend connect!

  10. CriCris ha detto:

    Ciao cara,
    ti ho scoperto da poco e un po’ per caso.
    Leggerti mi fa pensare di essere lì con te nel lontano (ma poi non tanto) Giappone e la sensazione è quella di conoscerti da sempre…
    Accendi la mia voglia di sognare un luogo che mi piacerebbe vivere. Chissà che un giorno non mi presenti da te dicendoti “Ti conosco da sempre!”.

    Il tuo post mi fa veniere in mente una canzone dei Tiromancino:
    “Per questo dove sarò domani, ora non lo so
    Non voglio vivere seguendo piani che non rispetterò
    Come sempre leggera di nuovo la sera porta via da me
    L’INQUIETUDINE DI ESISTERE
    Che c’è.”

  11. sam ha detto:

    “riavvolgero’ all’infinito i video girati tra il parco del tempio Zoujou-ji e il quartiere di Toranomon” Vogliamo vedere i video!!! o(^▽^)o

  12. destinazioneestero ha detto:

    Vero, la pioggia la fa bella! Come si vede dalla tua foto, tutti con gli ombrelli multicolori.

  13. Moky 76 ha detto:

    Dunque è questo il segreto per passare indenni in questi momenti? Che dire creo di doverci almeno provare…vediamo che succede se anche io trovo dei cliché in cui perdermi nella speranza di sconfiggere questa inquietudine….
    Come sempre ありがとうございます Laura!

    1. Laura Imai Messina ha detto:

      Mah, un metodo solo non c’e’ e non sempre funziona… 🙂
      Un tentativo pero’ bisogna sempre farlo :*

  14. Giorgia Centanni ha detto:

    Adoro i tuoi post, sono sempre pieni di poesia e amore…grazie per condividere i tuoi pensieri ?

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