Il quartiere delle librerie di Tokyo e la settimana della lettura
Oggi in Giappone è il giorno della LETTURA
「読書の日」
Il 27 ottobre è il giorno che inaugura la settimana della lettura. Questa, inaugurata nel 1924, è costellata annualmente da numerosi eventi che si svolgono nelle librerie del paese.
Chi conosce Tokyo saprà che nella sterminata capitale giapponese esistono “quartieri a tema”.
C’e’ Akihabara 秋葉原, la citta’ dell’elettronica, Ochanomizu 御茶ノ水, quella dei negozi di strumenti musicali, c’è Kappabashi かっぱ橋, dove è possibile reperire ogni tipo di utensile di comune o raro utilizzo…
Uno dei miei preferiti è Jimbocho 神保町, il quartiere delle librerie. Raccolte in un’area abbastanza ampia, comuni librerie si affiancano ad altre di testi antichi in cui si può venire in contatto con autentici gioelli dell’editoria. Copie autografate da Mishima, prime edizioni di libri che hanno fatto la storia della letteratura giapponese.
Durante l’ultima lezione di un corso del master biennale/dottorato di primo livello (修士)- conclusosi ormai tre anni fa – il nostro professore ci portò proprio a Jimbocho e, mappa alla mano, andammo ad esplorare alcune delle librerie più particolari di Jimbocho.
Ve ne erano di specializzate in letteratura giapponese, in ukiyo-e, fotografia, riviste, letteratura per l’infanzia etc. etc. Alcune divise per “tema”, altre per provenienza geografica.
Vi erano anche libri introvabili. Copie recuperate da chissà dove.
E il “pubblico”, oltre a noi studenti, erano collezionisti, gente comune, uomini e donne che con pazienza scrutavano gli scaffali. Persone con estrema delicatezza maneggiavano i libri. A volte li commentavano tra loro. A volte, da soli, li sfogliavano. Li leggevano.
Anche quest’anno a Jimbocho, per la settimana della lettura, sono stati organizzati vari eventi. Noi andremo sabato. E già non vedo l’ora di perdermi per le vie colme di librerie e per i piccoli caffè che sorgono tra le pieghe del quartiere.
*Fonti fotografiche qui e qui. La seconda immagine, poster della settimana della lettura 2011, recita :
「信じよう、本の力」 ovvero “Crediamo alla forza dei libri”
Fantastico, leggo il blog e sento il profumo di libri vecchi <3
Averne di iniziative simili qua.. E’ vero, ogni anno a Torino abbiamo la Fiera del Libro, ma non è esattamente la stessa cosa! Io passerei le giornate intere a curiosare nelle librerie. Nei prossimi anni lo farò anche io! (Si spera!)
ehi ma in Italia non c’è niente del genere…ずるい!trovo fantastico che per una settimana all’anno si celebrino i libri e la letteratura, queste sono le piccole cose che mi fanno amare il Giappone! *_*
Come vorrei perdermi anche io a Jimbocho, stare col naso immerso tra le pagine senza notare il tempo che passa, tornare a casa solo quando fa buio… Chissà quanti tesori nascosti ci sono da scoprire.
Cara valeria, a torino c’è il Salone Internazionale del Libro, magari non è come la settimana del libro in giappone, però anche noi abbiamo delle cose belle. Non so le altre città perchè non ci ho mai vissuto, ma Torino è piena di vecchie librerie, piccole e grandi.E poi abbiamo questa manifestazione annuale internazionale…che vale la visita almeno una volta ^_^
Sono una nuova fan del tuo blog. Adoro questo blog 🙂
che bello..mi piace seguire il tuo blog…mi immergo un pò nel Giappone…continua così. baciotti
ma è bellissimo!!! un intero quartiere dedicato solo alle librerie? credo che mi ci potrei perdere e non ritrovare più la via del ritorno!
Anche a Istanbul ci sono i quartieri a tema: gli antiquari, i tappeti…
meraviglia! allora attendo con ansia un resoconto di sabato!
Adoro la settimana dei libri!!! *___* ma anche l’anno! tutta la vita! 😀
Buona lettura!
spettacolo laura!!!anche io amo le librerie di questo meraviglioso quartierone!!!^^
Non potrei trascorrere un giorno senza leggere..
Buon week end.
aggiungerei che jinbocho è anche il quartiere in cui hanno sede molte case editrici (ad esempio la shueisha)!
ah, e voglio anche proporre una mia personale traduzione dello slogan dell’evento. io lo tradurrei: crediamoci, al potere dei libri!
La cosa che trovo più attraente di questa manifestazione è il fatto di poter trovare cose introvabili: è quello che non potrai mai fare in una classica libreria di catena, per es. italiana. C’è il bello della scoperta del tutto casuale. Lo si può fare in manifestazioni come a Torino in ottobre: Portici di carta: un chilometro di bancarelle, spesso con molte cose fuori commercio e anche di antiquariato.
ci sono stata in quel quartiere ed è li che ho comprato il piccolo principe in giapponese fantastico, il quartiere le librerie.. tutto.. !!!! contando che ci sono librerie “a cielo aperto”… *_* ahhhhhhhhhh.. semplicemente unico!
Da buona divoratrice di libri pagherei oro per poter visitare il quartiere delle librerie! Spero un giorno di poterlo visitare davvero!
Ed ecco che ancora una volta mi sento come una bimba la mattina di Natale….quando vede il regalo…ma ancora non lo apre…ammira la carta e pensa alle meraviglie che nasconde….
Ogni volta che mi fai scoprire cose nuove su questo meraviglioso paese mi sento proprio così….e ora ai mille posti meravigliosi che spero di rivedere presto aggiungerò sicuramente Jimbocho…come sempre…ありがとうラウラ三!!!!
La lista si allunga… 🙂 Quando verrai sara’ quasi un ritrovare oltre che uno scoprire :****
Hai ragione…sarà un pò come tornare a casa…
Come quella sottile nostalgia che ti prende quando torni nei posti in cui hai passato l’infanzia e che non vedi da tanto…
Sarà come ritrovarsi….non vedo l’ora!
Sarebbe il mio quartiere!
Ci sono stata lo scorso Aprile!
fantastico, e la cosa bella è vedere viuzze piene di librerie alle pareti, o intere bancarelle fuori dalle librerie senza sorveglianza.. lì nessuno ruba nulla.. che meraviglia.. e il bookhouse *_* magnifico! aspettando il tuo nuovopost
<3
Stupenda x noi bookhaolic e x me che sono maniaca degli utensili kappabashi e’ stata ”un sogno” avrei portato via qualunque cosa!!!
Bello! <3
Nuooooo figataaaaa
voglio andarci uu
Potrei uscire di capo…
Manuela Marchesi a me capita ogni volta… vedo di tenermici a debita distanza. Anche se a volte non resisto….
In Italia la fa da padrone il gioco del calcio. Che su tutti i TG chiamano sport. Ma di sport non ha nulla a che vedere.altro che libri.
Pero’ esistono programmi bellissimi in tv come “Quante STori” su rai 3. E’ splendido, come Chakra, condotto da Michela Murgia. 🙂