Del kawaii e del "Diamoci la mano"
Lunedi’ scorso, nell’antica giocattoleria di Ginza, sotto al bancone delle casse, ho trovato attaccato questo poster, stranamente pieno di キャラクター (personaggi) giapponesi, francesi, tedeschi, russi ecc. che si possono trovare praticamente su ogni gadget per bambini e per adulti con il senso del かわいい (kawaii, carino).
Il Giappone e’ famoso per la suddetta filosofia che spesso stupisce e confonde gli stranieri che prendono i giapponesi per eterni bambini, adulti con un che di infantile. Personalmente ho cambiato opinione con il passare degli anni. Prima ne ridevo (ed ogni tanto, lo ammetto, ne rido ancora) ma senza piu’ il peso del giudizio.
Aggiungere qualcosa di grazioso alla vita quotidiana, piccolezze che strappano un sorriso, credo sia assolutamente delizioso. Mi stupisco, piuttosto, di chi considera il mondo degli adulti necessariamente separato da quello dei bambini. Creando una profonda cesura tra l’eta’ adulta e l’infanzia ho l’impressione che ci si perda qualcosa.
Tornando al poster, comunque, quando sono tornata a casa mi sono collegata al sito internet segnalato in basso a destra sull’illustrazione e ho scoperto che, nonostante di solito tra i vari personaggi e mascotte vi sia una forte competizione, per dare coraggio ai bimbi e riportare loro il sorriso dopo la tragedia dell’11 marzo, tutti si sono dati la mano ~~~ Da questo concetto, dell’unione e della collaborazione e’ nata questa iniziativa.
Il titolo del poster, infatti e’ 「てをつなごう」 “Diamoci la mano”.
Sul sito web (http://www.teotsunago.com/) e’ possibile scaricare i poster in varie dimensioni, leggere i messaggi di incoraggiamento e trovare importanti link per le donazioni. Le indicazioni sono sia in giapponese che in inglese ^o^
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E voi, del “kawaii” cosa ne pensate?
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Del kawaii e del “Diamoci la mano” ☆
Del kawaii penso tutto il bene possibile, visto che anch’io lo adoro! Fin da bambina son sempre stata attratta da ciò che è ‘carino’ in tutte le sue forme… e anche ora tutto ciò mi attrae. Sono ancora un pò bambina…? ;P
E questa iniziativa la trovo carinissima, come minimo!
Bé, io che sono un’eterna bambina per certe cose, non posso che apprezzare tutto ciò che è kawaii! Ed è una delle migliaia di cose che amo di questo Paese… Dietro ad un concetto apparentemente così leggero, come il kawaii, si nasconde il messaggio del “Diamoci la mano”. Adoro i Giapponesi.
Ciao Laura, un abbraccio! ^^
che poi, diciamocelo, mica tutto quello che è kawaii è per forza infantile. sfatiamo questo mito, perdìo!!
Non ho mai capito perché in Italia (dove vivo da 15 anni ormai) essere adulti significa non dover per forza amare le cose kawaii e se ti piacciono allora sei stupido e infantile. Io ho una casa, un marito e un lavoro, pago le cose, gestisco i conti ma non per questo non mi piace andare in giro con la borsa di Hello Kitty e le pinzette rosa nei capelli… davvero, il mio cervello non ne risente!
L’iniziativa la conoscevo e credo che come tante nate dopo l’11 marzo sia davvero stupenda. Un modo di riscoprire il bello di darsi una mano e aiutarsi, cosa che stavamo un po’ perdendo soprattutto nelle città così frenetiche… ^^
infantilismo??!!per un tocco di colore e di allegria nella vita…??!!…suvvia…!!!è così bello colorare la vita,l’esistenza,il mondo intero dovrebbe essere colorato!!!…ecco,io questo intendo per kawaii,conoscendo abbastanza questo Paese.non vado certo in giro vestito con mode alla kawaii,non mi verrebbe spontaneo,ma se dovessi dare una defizione mia,personale,sul kawaii,direi proprio che è quell’elemento che consente di rendere più colorata,allegra e vivace la vita quotidiana…che male c’è??!!:)
su tokyo,una postilla…..non mi stanco mai di girarla,ed ogni volta scopro cose che non credevo così belle…un consiglio a chi non ci fosse mai stato:non è sulle guide turistiche,ma una passeggiata per le viuzze di kanda io la consiglierei a chiunque…così come il luogo dove ho casa io,nakanobu,sembra un vialone piatto…ma provate ad infilarvi nelle viuzze periferiche,e scoprirete molto di quella tokyo vecchia,colorata,lontana dagli sfarzi e dalle luci dei grattacieli,con case basse,piccoli giardini,e piccole feste di quartiere ogni settimana…è bellissima,ed in ottica di vivere a tokyo,un pensiero a cercare da queste parti mi stuzzica assai,se mai dovesse essere…^^
Michiyo, purtroppo in Italia se sei adulto e ti piacciono le cose carine e colorate, sei bollato come ‘infantile’ e ti possono dire: ‘ma alla tua età ti piace ancora Hello Kitty? Ma non è ora che cresci?’ Sai quante volte me lo son sentita dire… Stessa cosa se ti piacciono ancora i fumetti e i cartoni animati, le bambole, i modellini di robot… Ma io me ne frego, che male faccio al prossimo se adoro queste cose? 😛
Chi è il personaggio verde della seconda immagine? E’ troppo buffo!
Il Kawaii ci sta sempre, come ci sta anche il fatto che anche se cresciuti e piacevole ogni tanto ritornare nello stato infantile e “rivivere” un pò questo aspetto di noi! Per l’iniziativa la trovo davvero una cosa carina e utile per tutti quei poveri bimbi che magari hanno perso non solo la casa ma anche genitori o parenti.
idea stupendddaaaaaaa
evviva una vita all’insegna del 可愛い!
ma che bella iniziativa!
io credo che essere un pò bambini aiuti tanto a vivere meglio e ad affrontare tutto con un sorriso
Personalmente adoro il Kawaii! Per me è sempre fonte di ispirazione e grazie a loro riesco a far emergere negli adulti la loro parte di bimbi!
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il mio motto è Stay Kawaii 🙂
passa nel mio blog per capire cosa intendo 😉
Vadano al diavolo gli italiani
Viviamo in un paese dove le persone sono buie, nere e cattive.
Certo, il mondo non è rosa è fiori, questo lo sò.
Ma,in fondo ad un pezzetto di cuore, spero ancora in questi colori, nell’ “essere Kawaii” delle persone.
Purtroppo,troppo spesso, ci dimentichiamo del bambino che eravamo e del bambino che abbiamo dentro.
Io spero ancora che questo “Kawaiismo” (chiamiamolo cosi xD) di tanto in tanto venga fuori, ci faccia prendere per mano e ci dica “Dai! Insieme ci riusciamo!”
Ma purtroppo c’è chi se ne approfitterà,sempre.
E li sta a noi unire il Kawaiismo all’essere persone adulte, dire stop e girarci dall’altra parte, senza starci a pensare troppo su.
Poi è ovvio, c’è chi lo fà per un motivo, chi per un altro e cosi via, li sta sempre a noi, al bambino che dorme dentro di noi a rendersi conto della cosa e cercare di far tornare il sorriso.
E vogliamo parlare della campagna Teo-tsuna-go?
In quante altre parti del mondo sentite che varie case di videogiochi/vestiti/chenesoio/CARTONI ANIMATI si mette in quel posto la rivalità,la concorrenza solo per aiutare dei bambini a sorridere?
Io amo il giappone e le persone che lo popolano, questo è uno di quei tanti motivi.
Sorriso in faccia,prendi per mano la persona che hai vicino e falla sorridere, cosi si dovrebbe vivere.