Cucina giapponese: le uova al tè 紅茶卵
A Tokyo si avvicina la mezzanotte e questo sabato di pace totale ha visto la Gigia – come suo solito – andare a sbattere a casaccio contro vari punti della casa e della strada (sì, questo cane tende ad inciampare e ad ignorare del tutto la natura solida dell’universo circostante), ha visto Ryosuke scoprire che i suoi 27 anni si stanno trasformando in 28 e la sottoscritta mangiare ogni tipo di dolci e approcciare i nuovi libri recapitati da Amazon Italia.
Così, in questo clima di totale inutilità esistenziale, propongo la seconda ricetta di cucina giapponese preparata ieri e gustata oggi: le Uova al tè 紅茶卵. Senza falsa modestia posso ammettere che sono venute davvero deliziose.
Si tratta di una pietanza per palati delicati. Il sapore migliore, pertanto, andrà a nascondersi nelle sue “fessure”, nel suo retrogusto profumato.
INGREDIENTI
-Uova・・・・・・・ 4
A
-Acqua・・・・・・・・・・2 tazze e 1/2
-Alloro・・・・・・ ・・・2 foglie
-Tè*・・・・・・・・・・・3 cucchiai
-Sale・・・・・・・・・・・2 cucchiaini/ 2 cucchiaini e 1/3
-Salsa di soia ・・・・・1 cucchiaino e 1/2
–Polvere delle cinque spezie・・・un poco
* Il tè non deve avere un sapore troppo forte. Meglio uno dal profumo delicato e quanto più neutro posssibile.
PREPARAZIONE
1. Mettere acqua abbondante in una pentola insieme alle uova e bollire a fuoco medio/alto. Da quando l’acqua inizia a bollire attendere 7 minuti. Al loro interno resteranno ancora morbide.
2. Passare in acqua fredda.
3. Una volte completamente raffreddate, sbattere leggermente le uova una ad una su una superficie solida (tavolo, tagliere etc.) per creare delle crepe sul guscio. Questa operazione donerà inoltre alle uova un particolare effetto estetico.
4. Nel frattempo, in un pentolino mettere l’acqua di A e le foglie di alloro e cuocere a fuoco alto fino ad ebollizione. Aggiungere allora gli altri ingredienti di A e abbassare il fuoco al minimo e inserire le uova comprensive del guscio.
5.Cuocere così sempre al minimo per 5 minuti e togliere dal fuoco facendo raffreddare il tutto.
6. Inserire le uova e il loro liquido in un contenitore ermetico e lasciar riposare in frigorifero mezza giornata o un giorno intero.
7. Estrarre dal contenitore le uova, sgusciarle e lasciarle riposare all’aria.
8.Tagliare in 4~8 parti e servire aggiungendo a piacimento degli odori.
Personalizzazioni
– come si sarà notato dalle fotografie ho preparato esattamente il doppio della quantità. Personalmente preferisco cucinare sempre più di quanto in effetti si andrà a consumare durante un pasto. Ciò permette di utilizzare le pietanze per i bento o di gustarle anche dopo un giorno o due senza dover impostare nuovamente tutto il procedimento.
Wow sembrano buonissime!!! Vista la semplicità proverò sicuramente la ricetta 😉
in tutto cio’ credo che le uova siano ottime.vince la Gigia comunque.!! (il mondo solido ahahahhahahahaha) ps: augurisaimi a Ryosuke !!
Assolutamente da provare. 0^◇^0)/
Grazie mille! Le farò il prima possibile!
queste dovrò mangiarmele per conto mio, la mia dolce metà non apprezza le uova sode…
Yum yum! Io preferisco i sapori decisi però come posso dire di no a una ricetta giapponese? Me la segno per replicarla prima o poi 🙂
Grazie per questa condivisione di sapere culinario!
Che belloooo! Fra l’altro, proprio di recente ho acquistato le mitiche “5 spezie”! Proverò sicuramente!
Mi piace questa piega culinaria del blog!
Non è che una volta avresti voglia di condividere anche una ricetta seria di O-konomiyaki?!
Io li adoro e non sono mai riuscita a prepararli in modo appena vicino a quelli gustati in Giappone…
DA PROVARE ASSOLUTAMENTE!!! 🙂
Grazie per aver cominciato anche a postare ricette! Essendo una diretta interessata di Giappone (il giapponese è ciò che studio) e cucina, adoro il tuo blog!
A presto, da Il cibo delle Coccole
Io sono andata in Giappone solo una volta e col ramen ci veniva sempre servito anche un uovo sodo di colorazione scura, che era assolutamente buonissimo e credo fosse stato lasciato a marinare in qualche salsina specifica! Immagino però non sia lo stesso che hai fatto tu… sapresti indicarmi qual’è? Vorrei tanto provare a rifarlo a casa 🙂