A sera ci vuole un poco di dolcezza

  Giornata veloce con un sacco di errori dentro. Ma anche gioie minute, di quelle che portano scarpette di neonato a donne anziane. Inutili ma belle.

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  Bilancio di un giorno. Io lo tiro sempre sulla porta dell’ofuro, quando le ore s’arrotolano intorno alla pelle che bolle, s’appiccicano al corpo che s’abbandona all’acqua calda. Il vapore che fa scivolare le mani e le dita che non riescono a strappare la bustina dei sali termali che nel verde sgargiante, nel giallo senape, nel rosso corallo promettono di portarti a Beppu, Hakodate, Gunma, alle onsen più famose del Giappone.

DSC01993  Io lo schiaffo lì dentro il bilancio del mio giorno, che s’ammolli anch’esso nella vasca, che s’abbandoni al benessere che porta con sè un tempo libero dal fare, dal riuscire, dal dovere.

  Che l’inutilità mi rassicuri che le cose giuste sono anche quelle senza un fine, senza uno scopo da quantificare. Perchè il benessere non ha numeri e non ha scale.

 「一日を振り返る」ichinichi wo furikaeru è letteralmente, in giapponese, “voltarsi verso il giorno”, guardare indietro quel giorno che è appena terminato. Un’azione che comprende spesso  se + congiuntivo, condizionali un po’ feroci, che si mordono le labbra.

 È faticoso dire bene di se stessi. Più facile dire male.

 Eppure è giusto, a fine giornata, proteggersi dalla severità del proprio giudizio. Esser misericordiosi con le proprie debolezze, con quanto di sbagliato storce i gesti quotidiani. La meschinità dei pensieri.

  Come è andata questa giornata, Laura? Cosa hai fatto? Hai fatto abbastanza? Hai fatto tutto quello che dovevi fare?

  I bilanci che galleggiano placidi tra le tue ginocchia, carezzano l’alluce e tornano indietro, verso le spalle che rimangono un poco fuori, il collo che s’infreddolisce, la nuca protetta da un panno perchè i capelli continuano a crescere lunghi, sempre più lunghi e le punte non si devono sciupare.

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  Nell’ofuro c’è solo l’acqua che ti avvolge, la voce della radio che ti insegna, i pensieri che seguono traiettorie tutte loro. Scocchi frecce senza bersaglio. Dove cadranno, ovunque sceglieranno di arrivare sarà giusto.

  Alla fine del giorno ci vuole più dolcezza del consueto. Ci vuole un po’ di calma.

  E lì, mentre fuori dalla porta trasparente dell’ofuro scorre la voce di una professoressa di letteratura francese che ti racconta in un podcast avventuroso i guai giudiziari di Rochè e di Flaubert, ti fai conquistare dalla fine delle cose. Dal termine del giorno, che non può più farti male. Domani andrà meglio. C’è tempo. C’è ancora il riposo in mezzo.

  Domani è lontano un’altra notte.

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♪ John Legend, All of me

33 commenti su “A sera ci vuole un poco di dolcezza

  1. Danilo ha detto:

    che gioa leggo queste parole di un fiato, lasciando il lavoro a dopo, e mi rivedo sotto la doccia, a cercare l’autoindulgenza che da sempre mi protegge e sperare che con l’acqua vadano i via i magoni del giorno…ciao Laura, un saluto caro!

    1. Laura Imai Messina ha detto:

      Esattamente, proprio quella sensazione con cui si combatte, con l’idea (sbagliata) che la severità sia sempre la migliore medicina alla stanchezza e alla debolezza.
      Un abbraccio a voi! Spero di incontrarvi presto :*

  2. federicadg ha detto:

    Grazie laura…queste tue parole mi toccano nel profondo e mi ricordano quanto sia importante amarsi ed accettarsi per quello che si è, poiché molto spesso lo dimentico. A volte quando sono giù o sono in dubbio faccio sempre un salto sulla tua pagina; è come se trovassi tutte le risposte che mi servono :* ^^

    1. Laura Imai Messina ha detto:

      Sei sempre la benvenuta Federica. Anch’io cerco sempre di dare il meglio di me in questo luogo, perche’ so quanto sia importante ricevere la parola giusta al momento giusto. Io ne ricevo spesso ed il mio non e’ che un restituire. Un bacio, L.

  3. …è proprio vero, ogni tanto dovremmo imparare ad amarci un po’ di più. Dovremmo imparare a coccolarci e gratificarci per tutto ciò che abbiamo fatto durante la giornata. I tuoi post sono sempre speciali (come le tue foto) Grazie!

    1. Laura Imai Messina ha detto:

      Grazie mille Alessandra. Spero sara’ sempre cosi’. Un abbraccio, Laura

  4. Filippo ha detto:

    Un momento di pace con noi stessi, in cui riconsiderare la propria giornata e approfittarne per guardare un po’ più in là … quanto lontano, in maniera variabile, a seconda dello stato d’animo.
    Anch’io lo cerco spesso, la sera. La mia “vasca” e’ ai piedi del letto di mio figlio, a luce spenta, dopo la favola. Negli attimi che ci separano dal momento in cui il primo dei due cede al sonno, ecco, è lì che io tiro le somme. E, proprio come dici tu, non importa dove finiscono.
    E’ la prima volta che commento un tuo post e lo faccio con piacere.
    Complimenti per questo tuo bellissimo blog.

    1. Laura Imai Messina ha detto:

      Un quadro di grande dolcezza hai disegnato. E di altrettanta delicatezza.
      Sono certa che dopo la favola e il volto immerso nel sonno di tuo figlio il bilancio non potra’ ne’ dovrai mai essere troppo severo.
      Grazie di cuore del commento, spero passerai spesso a lasciarmi messaggi tanto significativi. L.

    2. Laura Imai Messina ha detto:

      P.S. Ho sbirciato nel tuo spazio, pieno di quotidianita’ e filosofia giapponese. Bello!

      1. Filippo ha detto:

        Mi fa molto piacere!
        Grazie, a presto!

  5. Diana G ha detto:

    Hai ragione, è difficile non parlar male di se,anche se credo a volte serva per migliorare noi stessi.. E farlo,non dirlo e basta,non rimandare a domani.. Usare la vasca e un bagno rilassante come contenitore di buoni propositi 😉 e per far questo bisogna sapersi perdonare,proprio come hai detto tu 😉 e partire da quello per andare avanti 😉 ps. Canzone bellissima 😉

    1. Laura Imai Messina ha detto:

      Concordo. Il problema e’ che, almeno nel mio caso, eccedo sempre con la severita’ e l’insoddisfazione. Serve un maggiore bilanciamento 🙂

  6. miku ha detto:

    È proprio il post di cui avevo bisogno oggi!
    La frase che più mi ha colpito è “ti fai conquistare dalla fine delle cose. Dal termine del giorno, che non può più farti male.”
    Questa sera la dolcezza me l’hai regalata tu, Laura!

    1. Laura Imai Messina ha detto:

      Tanto felice di trovarti nel mio stesso sentimento. Un abbraccio, Laura

  7. Edoardo Quiriconi ha detto:

    Vado un attimo fuori tema, solo per dirti che sto leggendo il tuo libro. Sono a pagina 111, sta arrivando domenica, e l’intreccio narrativo inizia a farsi davvero, davvero interessante. In attesa di darti il mio (modesto) parere finale, posso dire già da ora che una cosa molto bella del libro è che ti fa “annusare”, “respirare” Tokyo, se un po’ la conosci. E, per chi tanto la ama, e per forza maggiore non può ora raggiungerla, è “tanta roba”, Laura. E poi: la chicca del Lion Club di Shibuya…!!! 😉

  8. Dm ha detto:

    Il tuo blog è sempre un piacere da visitare 🙂

    http://www.raccontidiviaggioenonsolo.com

    1. Laura Imai Messina ha detto:

      Grazie mille!!!

  9. Laura ha detto:

    Ciao Laura.
    Come sempre, quando vengo (ora più raramente purtroppo) a curiosare nel tuo blog, mi fai venire la pelle d’oca!
    Mi piace come scegli le parole per raccontare i tuoi pensieri.
    Mi piace come pensi….e che ti fermi a pensare e non ti fai semplicemente trascinare dalla corrente.
    Brava! E grazie… fa sempre bene ascoltare i pensieri degli altri.

  10. Vale ha detto:

    Aspetto sempre con molto piacere i tuoi post. Mi infondono ogni volta un’inaspettata tranquillità, mi ricaricano di ottimismo.

    Fra poco più di un mese mi trasferirò a Tokyo da sola. E ciò che più ammiro in te è la capacità di trasformare il quotidiano in qualcosa di cui sorprendersi.
    Vorrei iniziare la mia vita lì portandomi sempre dietro una piccola macchina fotografica. Le tue foto sono sempre molto belle, posso permettermi di chiederti che macchina hai? Sicuramente l’hai ben colladauta 🙂

    in bocca al lupo per tutto,
    con stima

    Valentina

    1. Laura Imai Messina ha detto:

      Cara Valentina,
      grazie per il tuo lungo commento.
      A breve inizierà un’avventura importante per te e concordo sul fatto che una macchinetta fotografica possa essere un’ottima compagna di viaggio/di quotidianità.
      La mia è la Sony Cybershot DSC-RX100. E’ piccola e compatta, piena di funzioni che non conosco, ma ha lenti molto buone che compensano ogni mio pasticcio 😀
      Te la consiglio certamente, soprattutto perchè un attrezzo troppo ingombrante rischierebbe di essere sfruttato solo nel weekend.

      In bocca al lupo a te!!!

      Laura

  11. Vale ha detto:

    Ciao Laura,

    grazie mille per i tuoi consigli,
    sembra effettivamente una gran bella
    macchina 🙂

    Continuerò a leggerti ancora, e a maggior
    ragione, da Tokyo.

    Valentina

    1. Laura Imai Messina ha detto:

      Io sono sempre qui! Un abbraccio :* L.

  12. Tania ha detto:

    Meraviglioso leggere queste parole in una giornata così piena di dolore e amarezza… Dolore per la perdita e amarezza per il tradimento di una persona alla quale credevi e hai dato tutta te stessa.
    “ti fai conquistare dalla fine delle cose. Dal termine del giorno, che non può più farti male.”
    Lo spero, di cuore. Ancora grazie

    1. Laura Imai Messina ha detto:

      Mi dispiace molto sia accaduto. Ti auguro di rimetterti al piu’ presto da questa delusione.

      1. Tania ha detto:

        Ed è ancora meglio rileggerti un anno dopo… Col cuore guarito e pieno di amore. Dopo aver perdonato chi ti ha fatto male per riuscire a capire… Ora sono felice e completamente un’altra persona. E lui, lui guarito dal suo senso di colpa per avermi persa non è. Grazie per le tue parole, le leggo e rileggo con immensa gratitudine.

  13. Roberta ha detto:

    Da oggi mi sono promessa di leggere ciò che scrivi almeno una volta al giorno,il Giappone mi incuriosisce in un modo un po’ infantile ma è davvero magnetico. E tu con le parole sai trasmettere davvero tanto
    Complimenti, e grazie per quel che ci scrivi.

    1. Laura Imai Messina ha detto:

      L’essere infantili vuol dire solo essere bambini. Non c’e’ nulla di meglio di uno sguardo bimbo sul mondo quindi… non c’e’ nessun bisogno di cambiare :*
      Grazie del tuo commento, L.

  14. Irene ha detto:

    Bellezza notturna…..ah,grazie!

    1. Laura Imai Messina ha detto:

      :*

      1. Irene ha detto:

        Ciao Laura,
        Ti ho scritto Un altro commento sul post del sukkiri.
        Ti dicevo che sarei venuta a Tokyo.l’hai letto?
        🙂

        1. Laura Imai Messina ha detto:

          Cara Irene, certo che l’ho letto. Solo, mi passano di mente mille cose e perdo per strada un po’ tutto 🙂
          Circa l’incontro, ahime’, e’ mia abitudine – dettata da imparzialita’ e reale difficolta’ di vedere tutti voi – declinare i vostri gentilissimi inviti.
          Mi fanno tanto piacere ma sarebbe ingiusto dire di si’ ad una persona e no ad un’altra. Sogno un giorno di incontrare un paio di volte l’anno qui a Tokyo un gruppetto di voi, chiunque casualmente si trovera’ in Giappone in quei giorni, e dedicarvi un’intera giornata.
          Per ora pero’ il progetto e’ irrealizzabile perche’ fatico anche a gestire al meglio la mia vita quotidiana.

          Perdonami quindi m(_ _)m

  15. viviana ha detto:

    Sei sempre cosi saggia. Grazie per queste perle di serenità. È come balsamo sul cuore.

  16. Erica WEIGL ORLANDO ha detto:

    Purtroppo con me la sera e’ da parecchio tempo che non e’ più dolce con me.. Ed io sono troppo indulgente (dal cuore inaridito) per esserlo con me..
    So che ciò che si chiama “Amore e Dolcezza” ha deciso di scomparire dalla mia Vita. Non perché ne sia indegna, ma probabilmente perché ne ho dato (e mi sono data) troppo a persone sbagliate.
    Ora sono scarica è delle giornate trascorse, alla sera, penso solo “Grazie al Cielo e’ finita anche questa!”; per lasciarmi andare ad un sonno, che già da troppo tempo ristoratore non e’. Prova ne e’ che ora che sto scrivendo sono le 3:32 del mattino.Bevo ogni sera gocce e pastiglie per poter dormire: ma non servono più a nulla.
    Vorrei tanto liberare la mia Vita dalle troppe zavorre che sto trascinando dietro, dai problemi nuovi (l’ inizio della demenza senile di mamma) e le preoccupazioni che non mancano mai. Vorrei vedere tutto con occhi nuovi, vorrei la pace dentro, quella che cerco con la forza che mi e’ rimasta di trovare e di non fare andare via da me.
    …chissà forse leggerti e scriverti Laura mi ha fatto bene.. Ci provo: buonanotte.
    (faccio pure fatica a far pubblicare il commento. Il CAPTCHA code mi fa i dispetti, ma ci riprovo. Al massimo compariro’ due/tre volte. Perdonami)

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