Stropicciature
Le coccole sono la parte migliore, quella che resta fino alla fine. Se se ne fa una abitudine, restano fino alla vecchiaia, quando il sesso se ne va e il corpo si prepara a morire. In quella fase in cui si ha bisogno comunque di amore, di corpo da spartire.
Paio spesso infantile, l’abbraccio, i bacini improvvisi, le stropicciature del volto. Si dá del resto ciò di cui si ha bisogno.
Per questo credo sia saggio insegnare ai figli a toccare il corpo di chi amano, anche a casaccio. Senza una vera intenzione.
Perché so che, dove la mente fallisce, il corpo riporta le parole al livello elementare, quello in cui una parola dice esattamente ciò che vuol dire, al senso principale, senza sfumature in cui perdere la certezza, l’unica che conta in realtà, d’essere amati per quelli che si è.
Le coccole sono un investimento per il futuro. Per quel tempo in cui non ci sarà che quello.