風 o del vento che è un dragone
Giorni di vento e nuvole immense. Cielo di lapislazzuli e biancore di cotone. Sembra che ti venga incontro questo cielo, così alto e gonfio all’orizzonte.
Giorni in cui il vento ha fatto tremende piroette e nel tornado in cui si è trasformato ha divelto tetti, devastato campi, spezzato pali della luce nella zona di Saitama e Chiba. I notiziari rincorrono la sua scia, i testimoni oculari raccontano la furia di quel vento che non si avverte soltanto ma si vede, mentre come un fuso di strega s’avviluppa tutto in tondo collegando terra e cielo.
In giapponese si chiama 竜巻き (tatsumaki) ed è la tromba d’aria, il tornado, un vortice di vento.
Ma come sempre basta seguire il filo d’una parola, il kanji di cui s’adorna, per immaginare altri mondi. 竜 tatsu/ryū è “il drago, il dragone” in giapponese e 巻き maki è “arrotolare, arrotolarsi, avvolgere”.
Così il tornado suggerisce d’un tratto il volo di un dragone verso l’alto, il corpo avviluppato nelle proprie spire che trascina con sè, nello slancio del suo corpo massiccio e delle sue immense ali, ciò che gli capita intorno. Allora ecco che la segnaletica stradale si scardina da terra, le tegole abbandonano la superficia piana dei tetti, le costruzioni un po’ accrocchiate perdono peso e si spargono nella campagna circostante, sui fili dell’alta tensione. Terribile, terribile. Ma nella parola che rappresenta tutto questo anche tremendamente affascinante.
Cosa è allora il vento, mi chiedo. Cosa si nasconde dentro alla parola giapponese che ne custodisce il significato?
È 風 (kaze, fū) e mentre mi torna in mente la gonna che oggi s’agitava scalmanata sulle gambe in bicicletta, una mano a tenerne fermo l’orlo e l’altra a dirigere il manubrio, l’ampia campana dell’abito bianco e nero acquistato una lontana estate newyorkese e indossato in tanti appuntamenti d’amore con Ryosuke, mentre il vento rende infermi i miei movimenti e ritarda la mia corsa verso il lavoro, scopro che la forma del suo kanji non racconta l’aria che si muove ma dipinge esseri che abitano il tetto del cielo. Uccelli, dragoni.
Nell’antichità si credeva che il dio del vento avesse l’aspetto di un volatile, che viaggiasse per terre diverse e influenzasse così la nascita di differenti costumi, tradizioni (風俗) e paesaggi (風物) locali.
Così, nel mutamento del vento sbocciano ali di uccello, spire di drago, creature che abitano il cielo e con le loro volute, la violenza del tornado, la dolce brezza della sera, trasformano anche i paesaggi e le persone.
Pura poesia…
Carissima Laura, grazie per questo nuovo post, gli unici kanji che ricordo sono quelli che hai descritto tu! XDXD quindi per favore, fai una rubrichina tipo “un kanji al giorno” in cui con le tue poetiche parole spieghi il significato degli ideogrammi! Per favoreeeeeeeeeee!^^
Cambiando argomento, vorrei chiederti se tu sai cosa succede ai cuccioli che vengono venduti nei negozi di animali, perchè ho sentito dire che se non vengono venduti entro 4 o 5 mesi vengono uccisi. Lo stesso accade ai cani dei canili. Io spero con tutto il cuore che non sia vero…lo so che è un argomento brutto ma vorrei sapere davvero la verità…e perchè, se è vero, i giapponesi e il governo non fanno nulla..grazie mille!
elisa
Probabilmente, a quanto pare, stavolta sarò la prima ad esprimermi su questo post.
Vabbè, che dire. E’ sempre cosi affascinante e irrealisticamente piacevole ascoltarti. Perchè, anche se scrivi, è come se ascoltassi tutto il tuo stupore nella nuova scoperta che hai fatto, che hai trasmesso e che custodisco come una sorta di “insegnamento della nonna”. Qualcosa di prezioso da custodire come diamante. Anche perchè alla fine, sei un po’ anche la mia insegnante di giapponese personale. Un’insegnante al contrario, che per prima cosa mi svela i segreti della lingua per farmene innamorare e non parte dalle basi da imparare come formule matematiche. Perciò…
Arigatou-gozaimasu, sensei!
PS: Che poi per la prima volta ho letto il kanji “kaze” (dato che sapevo già significasse vento) senza prima guardalo con aria enigmatica per poi comprendere dopo la lettura del post. E niente, sono entusiasmata come una bimba di 4 anni che ha scoperto che 2+2 e 2×2 fa sempre 4!
La ripubblico, cito e ti linko. troppo bella 🙂
Sono affascinato da come scrivi e da una linguabche trovo meravigliosa
mi sembrava di perceperlo sulla pelle quel vento…è come leggere una poesia. bellissimo!
Un post un po’ diverso dal solito. Non so bene quale sia il motivo a spingermi ad un pensiero simile ma lo percepisco così. C’è sempre quel tocco di magia nei tuoi racconti, forse perché è questa terra ad esserlo ma a te va il merito, come sempre, di saperla raccontare.
Comprendere il significato dei kanji di questa lingua meravigliosa regala tanta conoscenza, sapere che viene dal passato. Ogni volta che ne scopro qualcuno, ogni volta che tu ne argomenti qualcuno, mi sento come se in quei piccoli affascinanti segni sia racchiusa tutta una storia. Una storia che mi viene raccontata da minuscoli segni. Un kanji mi dà l’impressione di portarsi dietro tanta storia, tanto fascino.
Sognerò tanto anche dopo quest’altra lettura.
Come sempre, Laura, ありがとうございます!
Che bella l’immagine che hai dipinto con le parole di questo vento dragone…
sempre affascinanti i tuoi post!
Ed è leggendo queste tue parole che per me,le ire di madre Natura acquistano fascino, nonostante le loro conseguenze talvolta disastrose. Come quel fascino che hanno i kanji che le “intrappolano” sui libri, sugli schermi dei computer…
Un post particolare e come sempre molto interessante…
Grazie
I post sui kanji sono sempre i miei preferiti per mille motivi.
Questo tuo racconto, perché si trasforma tutto in storia capibile per chiunque, lascia la positività anche su un evento atmosferico che di solito fa danni.
L’ho letto quando lo hai pubblicato, ma solo oggi ho un oc per poterlo commentare.
L’ho letto anche nel giorno in cui ho ascoltato di Tifone, che venne sconfitto da Zeus e ricoperto dall’Etna e allora la mia mente ha viaggiato unendo Kaze e Tifone, cercando di figurarmeli per poterli disegnare un giorno, per ora sono solo lì, nella mente.
Sono d’accordo quando dici “creature che abitano il cielo e con le loro volute, la violenza del tornado, la dolce brezza della sera, trasformano anche i paesaggi e le persone” , siamo in continuo movimento e ciò che ci circonda aiuta a muoverci a volte ci dà una direzione, altre volte no, ma è sempre èuro movimento.
E’ sempre bello qui! Anche fra distruzione e poesia
finalmente trovo di il tempo per leggerti, avevo intravisto l’uscita che è caduta proprio il giorno in cui volavamo in Giappone, ed appena adesso un altro tifone è passato su Honshu ed un altro ancora si sta dirigendo o si è già diretto ?, sono stato in giro tutto il dì, sul Tōhoku, settembre il mese dei tifoni, incredibilmente qua a Fukuoka brilla il sole caldo, oggi siamo stati a Dazaifu, ho messo una foto tra le tante scattate che son certo ti piaccia! ciao Laura! a presto!
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Laura, non trovo parole a sufficienza esatte per poter farti capire quanto io trovi così bello, poetico e rilassante il tuo modo di scrivere.
Volevo chiederti, dal momento che non sono più su facebook, c’è un modo per vedere gli album di fotografia anche qui sul sito? mi piacevano tanto =)
A presto
Cara Flavia, sei davvero dolcissima, grazie. Scrivere mi rilassa e forse questo sentimento di pace arriva anche a voi. Fosse sempre cosi’ sarebbe il massimo!
Sto per inaugurare la nuova pagina http://www.lauraimaimessina.com e inseriro’ piu’ foto ma credo inseriro’ soltanto le mie. Il profilo dovrebbe essere visibile anche se non sei iscritta o sbaglio?
A presto!!! L.
Me le fa vedere per due minuti, dopodiché mi dice di dover accedere e non mi fa vedere nient’altro!
Pazienza, aspetterò l’inaugurazione della nuova pagina! =)
Splendido! La penultima immagine è indescrivibile, l’adoro !! Io che amo il vento, dopo averlo temuto da piccola ( sognavo rumori fortissimi e venti che spazzavano via la casa ) ora se la mattina mi alzo e vedo che c’è, beh, sarà sicuramente una splendida giornata. Grazie per questo post ( come tutti gli altri ) magnifico e ricco del tuo amore per il Sol Levante =)
Amo la tua foto su fb, di profilo. E’ fantastica. Grazie della tua costante presenza. Ho imparato il tuo nome, il tuo volto e il tuo spirito~ ^o^
Ciaoo! 🙂 sono stata a maggio in Giappone e leggere queste cose mi emoziona sempre!:)
Ho da poco un travel blog,se ti va di farci un salto 🙂
http://www.gate309.blogspot.it
Passo prestissimo!
Il vento è la poesia dei nostri giorni. E i tuoi post, Laura, sono pura poesia da diluire, sorseggiando il tè. Che dono che ci fai. Ti mando un saluto bagnato di pioggia, dal tuo stesso continente 🙂 ma da un paese molto anarchico e rumoroso, come sai.
Ti scrivo presto per email, nel tuo paese profumato~
Un abbraccio grande Clara, L.
Kaze è uno dei miei kanji preferiti, come lo è questo blog, capace per pochi minuti di trasportarmi in Giappone e farmi sognare a occhi aperti. Per questo ti ringrazio e ti faccio tanti complimenti.
grazie
Sabrina
Adoro leggere il tuo blog….e appena alzata ….in attesa di un’altra lunga giornata di lavoro mi ritrasporta in quel meraviglioso mondo che mi ha fatto innamorare a settembre…che nostalgia….che desiderio…..