“Zattera di fiori”
Esiste in giapponese una parola che descrive ciò che in questi giorni accade al ruscello sul Viale del Filosofo a Kyōto, e ad altri corsi d’acqua che scorrono sotto le chiome precipitate dei ciliegi, come a Hirosaki.
Appaiono così, completamente ricoperti di petali di ciliegio. I sakura che formano una zattera rosa.
Serve avere più parole per dire le cose più belle. Si possono approssimare, considerato che la lingua – ogni lingua – è una approssimazione. Si possono inventare, in una sorta di gioco familiare. Oppure, come in questo caso, si possono prendere in prestito da altre lingue.
Mi capita di dirlo spesso anche ai miei studenti giapponesi: appropriatevi delle parole, quelle che raccontano paesaggi che vorreste vedere, sentimenti che vi piacerebbe provare
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