Del lato giusto del sole e della luna.
Con l’elegante inesorabilità della natura, che procede fino a conti fatti. Che sono conti giusti, privi di gentilezza ma anche di livore.
E il sole si dibatte tra le nuvole che gli si affollano intorno, subito dopo che l’eclissi s’è fatta anello e che, idealmente, molti ragazzi se la sono messa all’anulare. Perchè, quintessenza del romanticismo, pare che molti giovani giapponesi abbiano fatto la loro proposta nell’istante esatto dell’eclissi anulare.
Mio cognato è seduto subito dietro di noi con la pesante macchina fotografica e i suoi tanti obiettivi. Ryosuke ed io ci passiamo la striscetta di plastica nera attraverso la quale osservare il sole e di tanto in tanto scattiamo delle foto.
E intanto mi guardo anche intorno, come quando al cinema abbassi lo sguardo dallo schermo e ti soffermi sui volti concentrati della gente su cui passano nello stesso istante le medesime emozioni.
Le nuvole hanno rovinato un po’ l’attesa ma i giapponesi hanno questa meravigliosa abilità di valorizzare il positivo piuttosto che di enfatizzare il negativo. La lamentela dura poco, giusto il tempo di una esclamazione e, subito dopo, si raccoglie con le mani a conchetta ciò che di bello resta.
Come di un pacco di farina che rovinosamente cada a terra e si lodi la parte che miracolosamente è rimasta sul fondo del sacchetto oppure la casualità che volle che se ne fosse acquistato un pacco in più proprio il giorno prima. Oppure, meglio ancora, si sottolinei quanto in fondo sia tutto andato bene e di quanto la cena fosse stata buona.
E’ il lato giusto della luna.
E così le nuvole che alla fine hanno avvolto l’eclissi le hanno donato un’atmosfera persino più bella. E dell’eclissi, quelle con le nuvole tutto intorno, sono di certo le foto migliori.
Perchè a questo mondo con la negatività ci si fa veramente poco.
*In foto (2) una mamma e il suo bimbetto mentre aspettano l’eclissi.