"Un regalino dal Giappone 2" concorso indetto da Giappone Mon Amour (*・∀・)ノ゙

Per festeggiare e ringraziare il numero crescente di utenti della pagina fb Giappone Mon Amour e di questo blog e soprattutto la partecipazione attiva di moltissimi di voi, ho pensato di indire nuovamente il piccolo concorso a premi “Un regalino dal Giappone”.

1) LA NOVITA’

La novita’ rispetto alla volta scorsa e’ che il concorso raddoppia. In che senso?
Nel senso che questo concorso e’ analogo e parallelo a quello indetto su facebook ed avra’ un suo regalino diverso ma di identico valore. I regalini, pertanto, saranno due. Un nome verra’ estratto sulla pagina facebook e l’altro dal blog.

***Ovviamente NON e’ esclusa la partecipazione ad entrambi i concorsi. Basta seguire, per ognuno, le relative indicazioni.

2) COME PARTECIPARE

Nel caso della partecipazione al concorso sul blog di “Giappone Mon Amour” basta diventare “FOLLOWER” (cliccando a lato sul pulsante “UNISCITI A QUESTO SITO“) e commentare qui di seguito anche solo inserendo il proprio nome.

3) QUANDO LA PREMIAZIONE?

Non posso prevedere esattamente quando si raggiungera’ il numero di 3000 membri (al momento 2200 circa) sulla pagina facebook di Giappone Mon Amour ma semmai dovesse superasse i tre mesi di tempo (evento assai probabile) il primo aprile procedero’ comunque alla premiazione. ゚+.(・∀・)゚+.゚

Se pero’ diffondete la pagina con i vostri amici, ovviamente i tempi si accorciano (ed io sono felice └(●^□^●)┘)

*La splendida illustrazione e’ ad opera del talentuosissimo artista 510さん che trovate alla sua pagina web http://t510t410.eshizuoka.jp/

Kagurazaka, in salita e in discesa

Kagurazaka è così. Tutta sali e scendi. E se Tokyo, per lo più, si contraddistingue per la sua pianeggiante bellezza tutta spalmata a perdita d’occhio, ci sono zone che non rispettano l’immagine generale e vanno su e giù.

E anche i passi scivolano in giù e poi salgono su.

Le biciclette prendono una naturale rincorsa e, come in questo scatto casuale, le madri trattengono i passi dei bambini. Un’anziana a passo lento scende la via. E’ il giorno di Natale, il 25 dicembre ormai trascorso, che era già vestito a Capodanno. Del bambù e delle decorazioni che ancora oggi decorano le porte delle case e dei negozi.

A Tokyo ci sono fiumi, montagne e campi coltivati. Zucche, melanzane, angurie etc. etc.
E ci sono quartieri, come lo splendido Kagurazaka, che è fatto di salite e di discese.

Il giorno del primo sogno dell’anno (1/2)

Oggi, 2 gennaio, in Giappone e’: il giorno del Primo Sogno 「初夢」

Antiche tradizioni narrano che si possa predire la fortuna di una persona sulla base del primo sogno dell’anno che lui o lei fara’.

In genere si considera il “primo sogno” 初夢 quello che si fa la notte del secondo giorno del nuovo anno.

Un detto indica come segni di buona fortuna vedere in sogno:

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– il Monte Fuji 一 富士(ふじ)

– due falchi 二鷹 (たか)

– tre melanzane 三茄子 (なすび)

 

Ogni parola è legata a una specifica simbologia e a giochi di parole che rendono questi tre elementi particolarmente fortunati. Un trucco pare sia quello di iniziare a pensare fin da qualche giorno prima a questi tre elementi in modo da sognarli poi nei giorni successivi. Da adesso, allora, melanzane, falchi, monte Fuji…

Chissà cosa sogneremo questa notte. Spero, comunque, cose belle…

Il nostro Capodanno alla tokyota

A Tokyo è iniziato da tre ore il 2012.
Sono le 3 della notte e siamo tornati a casa da pochi minuti.
Stanotte i treni a Tokyo circolano ininterrottamente fino a domani sera e tante persone, quando noi abbiamo preso le bici per tornare a casa, erano ancora in strada.

In Giappone il Capodanno non si festeggia con i fuochi d’artificio. Il pericolo d’incendi è troppo alto e da sempre gli spettacoli pirotecnici sono appannaggio dell’estate e dei suoi splendidi 「花火大会」.
Il Capodanno ha piuttosto il sottofondo musicale delle campane dell’o-tera お寺 che iniziano a suonare dalla mezzanotte.

E per noi è scoccato il nuovo anno mentre eravamo in fila per la “prima visita al tempio” 初詣 che è tradizione giapponese per festeggiare l’avvento del primo giorno dell’anno. Decine, forse duecento persone – ragazzi soprattutto – che hanno atteso il loro turno per suonare la campana ed esprimere il desiderio per il 2012.

Due inchini. Due battiti di mano. Il desiderio sussurrato nella mente. Un altro inchino per finire.

E così è stato anche per noi. Desideri corposi. Importanti. Espressi a capo chino.

Ma l’ultimo giorno dell’anno ha anche il sapore di soba. Il toshikoshi-soba 年越し蕎麦 che saluta “con gusto” l’ultimo giorno del vecchio anno.

*Tantissima fortuna nel primo scatto. Il bonzo, vestito secondo il cerimoniale, che a lungo prega nel tempietto, davanti alle ricche offerte di frutta e verdura che si intravedono sul fondo.Le scarpe, nella luce soffusa della notte, lasciate sulla breve scalinata. Le lanterne al lato. Il secondo è il nostro pasto serale. Soba e tempura, come vuole la tradizione. Il terzo il tempio e le decine di persone in attesa per esprimere la propria preghiera.